AMORE & VITA | 31.000 km di preghiere in bicicletta

Si è concluso il ciclo pellegrinaggio dei fedeli in maglia Amore & Vita da Villanova ad Einsiedeln

I ciclo pellegrini in maglia amore e vita davanti al santuario
I ciclo pellegrini in maglia amore e vita davanti al santuario

Don Bernelli: «Un’esperienza bellissima che proseguirà anche nei prossimi anni»

La forma è smagliante, ma la voce risente della recente fatica in bicicletta da Villanova al santuario svizzero di Einsiedeln.

«Niente di grave – ha spiegato don Franco, da sempre padre spirituale della squadra ciclistica AMORE & VITA (oggi Amore & Vita – Prodir) - semplicemente un po’ di raucedine,  conseguenza di due giorni decisamente inclementi. Venerdì siamo partiti da Lucerna sotto la pioggia battente che ci ha accompagnati per un’ora almeno, poi sabato abbiamo pedalato gli ultimi 30 chilometri con l’acqua che scendeva a catinelle e la temperatura che ai 900 metri di altitudine del santuario di Einsiedeln era scesa ad appena 13 gradi. A parte questi inconvenienti, il ciclo pellegrinaggio è andato secondo le previsioni. Non si sono verificate cadute o forature, abbiamo faticato, pregato e visitato luoghi incantevoli anche dal punto di vista paesaggistico».

Ormai sono 31 anni di pellegrinaggi a piedi e in bicicletta e sempre vestendo la maglia dell’Amore e Vita. “Anzi,  - prosegue don Franco -proprio nel lontano 1994 ad Einsiedeln era iniziata la nostra amicizia con il Patron Ivano Fanini e da allora, nei nostri pellegrinaggi cerchiamo di divulgare questo bel messaggio di amicizia, di pace e di rispetto per la vita, ovunque ci rechiamo”.

Cosa hanno rappresentato per Villanova e per il suo parroco? Ancora don Bernelli: «Per me sono stati 31 mila chilometri di pedalate. Indubbiamente un bel traguardo. Inoltre ho condiviso questa esperienza con persone che partecipano volentieri e con lo spirito giusto all’iniziativa. Sia a piedi che in bicicletta dedichiamo molto tempo alla preghiera, visitiamo santuari, chiese e luoghi spirituali. Anche la stessa natura che ci circonda contribuisce ad elevare lo spirito al Signore. Per Villanova, queste due settimane di pellegrinaggi a piedi e in bicicletta sono ormai entrate nei programmi pastorali che aggregano molte persone».

Col trasferimento di don Franco a Ceva, il capitolo pellegrinaggi resterà aperto o chiuderà i battenti? «Rimarrà certamente aperto e senz’altro diventerà ancora più numeroso – ha proseguito il parroco – perché fa parte della mia vita e del mio tempo libero. Mi piace questo momento di condivisione con tante persone che partecipano volentieri alle nostre iniziative. Alcune agenzie hanno addirittura copiato i nostri pellegrinaggi, organizzando itinerari a piedi in Terrasanta, rivalutando la via Francigena per andare a Roma e il cammino di Santiago. E’ un’esperienza che fa bene alle persone. Certo bisogna mettere in conto che non tutto si può prevedere con precisione matematica. Si possono verificare inconvenienti che richiedono spirito di sacrificio e capacità di adattamento, ma alla fine ogni cosa si risolve nel migliore dei modi».

Posiamo fare qualche anticipazione sulle mete del prossimo anno? «A piedi – ha concluso don Franco – probabilmente andremo in Campania e percorreremo la costa amalfitana. In bicicletta il percorso è ancora da definire. Magari ricicleremo qualche vecchio pellegrinaggio con qualche modifica e qualche variante di percorso. Vedremo. Certamente abbiamo ancora parecchio tempo per pensarci». Vediamo di seguito l’elenco dei partecipanti al ciclopellegrinaggio: Giampiero Ambrogio, Mario Aramini, Franco Bellino, don Franco Bernelli e Mario Capellino (Villanova), Antonio Bruno e Marco Viglietti (Pianfei), Nino Bossolasco e Michele Bruno (Mondovì), Sergio Barberis e Valter Galfrè (Cuneo), Mauro Madonno (Carrù), Giuseppe Caula (Rocca de’ Baldi Crava) e Fiorentino Oddone (Castellino Tanaro). Supporto tecnico e logistico: Gemma, Graziella e Ada.

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